Gli occhi, voce dell’anima
Gli occhi delle persone
Ci sono tante cose che mi piacciono di questo lavoro. Oggi in particolare durante una seduta con una famiglia riflettevo su questo dettaglio: gli occhi delle persone. Quanto mi piacciono gli occhi delle persone. Amo cercarli mentre parliamo, osservarli quando parlano fra di loro, sorprenderli (e sorprendermi) di uno sguardo inatteso, fremere davanti al repentino cambiamento che può attraversarli come una tempesta in mare.
Qualcuno molto sensibile ed abile con le parole ha detto che gli occhi sono lo specchio dell’anima. Io oggi in seduta guardando D riflettevo che è proprio così. Poi ad un certo punto non mi è più bastato e allora ho cominciato a pensare che quell’anima voleva dirmi qualcosa ed io lo stavo cogliendo proprio tramite quegli occhi, fissi su di me in mezzo alle altre voci e agli altri sguardi. Ma mi sono scoperta incapace di capire davvero, quegli occhi mi parlavano una lingua inaccessibile e allora ho pensato che forse gli occhi sono ancora qualcosa di più che lo specchio ed il luogo dell’anima, sono la voce dell’anima: ce la rendono visibile, evidente, tangibile e se fossimo in grado di parlare quel linguaggio, magari, anche udibile.
Ecco cosa vorrei: parlare la lingua dell’anima.
Ma sono anche cosciente che questa lingua non si parla, è una lingua che viaggia su canali di comunicazione diversi che sono quelli delle emozioni, del battito dei cuori e dei salti dello stomaco. Come un delicato strumento desidero continuare a studiare per accordare il mio corpo affinché possa risuonare di quel linguaggio che parte dagli occhi, così come dalla bocca esce la voce.
Gli occhi, voce dell’anima.
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