Crescere e diventare autonomi, si può?!

Crescere e diventare autonomi, si può?!

Crescere sì o no?

Una caratteristica che da sempre contraddistingue noi Italiani è quella dell’attaccamento alla famiglia: le gonne di mamma, i rituali domenicali di papà, il profumo del sugo di prima mattina e il rumore della famiglia riunita attorno al tavolo. Sono immagini stereotipate ma che spesso significano qualcosa per ciascuno di noi e in un certo qual modo ci riconosciamo in queste allegorie che ritraggono il mito dell’unita e grande famiglia Italiana.

Oggi molte famiglie arrivano in terapia con una richiesta: “aiutaci a imboccare e percorrere la strada giusta”.

Spesso questa domanda viene posta dalla giovane adulta che chiede aiuto per chiudersi la porta alle spalle senza per questo ferire nessun genitore. Spesso sono i genitori a cercare un sostegno nell’accompagnare delicatamente il figlio nel suo percorso di crescita e svincolo o ancora arrivano chiedendo tutti assieme che siano placati quei litigi e quelle tensioni che non ne vogliono sapere di passare e che forse servono proprio a tenere tanto occupate e affaccendate tutte quelle persone che così facendo hanno il diritto di restare ancora un po’ assieme sotto lo stesso tetto, anche per sistemare le cose.

Il tetto, la casa.

Ecco la casa è l’abitazione dentro cui avvengono vicende e faccende familiari di ogni sorta ma possiamo immaginarla anche come tutto ciò che rende il legame con la famiglia di origine saldo e forte: il contenitore degli affetti e delle relazioni che le persone creano e rinsaldano giorno dopo giorno nutrendolo della loro reciprocità relazionale. Spesso questa casa viene percepita come impossibile da lasciare e superare. Spesso è davvero difficile uscire fuori da quella casa bene: senza fratture, dolori e litigi che segneranno tutti per molto tempo.

Aprire la porta senza sfondarla, uscire accompagnandola delicatamente alle proprie spalle per poi farvi ritorno in autonomia nel futuro per molti ragazzi è complicato.

Lo svincolo

Il perché alcuni svincoli siano così complessi è un argomento incredibilmente vasto e difficile da sviscerare dato che ogni svincolo risente della storia della sua famiglia ed ogni nucleo familiare ha dei suoi modelli che sono tanto vari e variegati quante sono le persone. Raggruppare per grandi categorie potrebbe essere possibile ma non lo ritengo utile, ciò che invece credo possa essere d’aiuto è comprendere che superare quell’impasse che molti giovani vivono è qualcosa che deve avvenire nel migliore dei modi, poiché è un passaggio ad una nuova fase di vita e non un taglio netto con tutto quello che c’è stato prima: quella porta deve essere aperta ed attraversata.

 

Sottolineo aperta ed attraversata perché il legame con la famiglia è qualcosa che non si può distruggere e una separazione avvenuta in maniera traumatica influenzerà tutto il resto della vita sia di chi lascia la casa d’origine sia di chi vi rimane. Quando guadagnare la giusta distanza emotiva e fisica diventa complesso è importante non mettere in atto degli strappi repentini ma rendersi conto che il dialogo e le giuste distanze sono fondamentali; il bisogno di distanza emotiva non riguarda un sentimento che cambia poiché andarsene di casa  non significa non volersi più bene.

E quindi come?

Spesso dopo tentativi ed errori le famiglie riescono ad aggiustarsi e quindi gli svincoli avvengono naturalmente, senza eccessivi dolori e difficoltà. Quando questo non avviene e lo svincolo si rivela particolarmente doloroso e complesso da gestire molte famiglie scelgono di richiedere l’aiuto di uno psicologo per affrontare assieme questo passaggio di vita. Semplificando possiamo dire che: riuscire a parlarsi ed ascoltarsi fino alla fine, armarsi di nuove strategie e prospettive disinvestendo emotivamente dalla famiglia d’origine e cominciando a proiettarsi nel mondo esterno, comprendere il punto di vista ed il vissuto dell’altro sono alcuni degli utili strumenti da imparare a padroneggiare e degli obiettivi da raggiungere, accompagnati inizialmente dal professionista per poi proseguire autonomamente.

Buona crescita a tutti!


Alcuni titoli utili sull’argomento:

Canevaro A. (2009) Quando volano i cormorani. Terapia individuale sistemica con il coinvolgimento dei familiari significativi.

Bowen M. (1980) Dalla famiglia all’individuo. La differenziazione del sé nel sistema familiare.