Le emozioni: quando fuggiamo da come stiamo
Il lessico emotivo è tutto ciò che riguarda il vasto mondo delle emozioni e della loro espressione: come le nominiamo e le raccontiamo e prima di tutto questo c’è quindi come le percepiamo e riconosciamo.
Come si forma l’esperienza emozionale
Ognuno di noi possiede il proprio personale lessico emotivo formato sulle proprie esperienze di vita ed in costante e continuo ampliamento. Le emozioni ci accompagnano fin dal primo respiro e come impariamo a rapportarci ad esse dipende in gran parte dalle persone che ci circondano e che ci rispecchiano: impariamo a riconoscere e riconoscerci nelle reazioni dell’altro e questo altro, nei primi anni di vita, è solitamente un membro della mia famiglia e assieme a lui (o lei) impariamo a sentire e beneficiare della nostra sensibilità emotiva.
Vivere, riconoscere e nominare le emozioni non è però così scontato
In molte famiglie accade che le persone vivano la propria quotidianità con un’attenzione focalizzata sui pensieri e su tutto ciò che è maggiormente cognitivo (di testa), senza esplorare quello che “la pancia” (o il cuore!) suggerisce. Spesso questo avviene per proteggersi da qualche emozione spiacevole e quindi precludersi quell’ascolto risparmia in qualche modo uno stato d’animo più nero. Non vengono utilizzate quindi parole per nominare le emozioni e il lessico emotivo a poco a poco si assottiglia, divenendo meno utilizzato ed allenato.
Una vita poco “emozionata”
Questa strategia che ci porta ad evitare il contatto con l’emozione se ripetuta e rafforzata nel tempo diviene molto pericolosa, arrivando talvolta a tagliare fuori tutto ciò che riguarda il lessico emotivo e l’emozione stessa. Non per tutti è semplice soffermarsi sul proprio stato emotivo anche quando si è con un professionista in un ambiente protetto. Può sembrare strano ma rispondere alla domanda “cosa sente? Come la fa stare questo?” facendo attenzione a cosa si prova può essere estremamente difficile e “sto bene…, mi fa pensare…, tutto apposto direi che…, queste cose non mi piacciono perché…,” sono risposte comuni che però evitano il fulcro emotivo della domanda.
Tornare ad emozionarsi
È importantissimo quindi riuscire a restare in contatto con le proprie emozioni e con i nostri vissuti, quando questo avviene con fatica possiamo applicarci per tornare ad allenare questo nostro sentire, non smetteremo mai di emozionarci ma solo di farci attenzione!
Scomodando qualcuno di famoso
William Shakespeare nel Macbeth scriveva: “Dai parole al dolore; il dolore che non parla, sussurra al cuore oppresso e gli ordina di spezzarsi”. Ovviamente possiamo immaginarla anche in positivo. Le emozioni ci percorrono e rendono vivi, rendiamogli giustizia!
Dott.ssa Anna Maria Zamponi